Vasiliki Papapostolou (GRC)
PANOPTICON ( Prima Nazionale)
di e con Vasiliki Papapostolou aka Tarantism
musica composta ed eseguita Christopher Nas
disegno luci Emma Gasson
Video Klaus Shehaj
danza – durata 25’
Nel XVIII secolo, Jeremy Bentham creò il Panopticon, un progetto carcerario che enfatizzava la sorveglianza costante. Foucault sosteneva che questo concetto riflettesse la società moderna, in cui gli individui interiorizzano il controllo esterno, portando all'autosorveglianza.
Nell'opera PANOPTICON, le mani rosse simboleggiano il controllo, il monitoraggio costante del corpo, che rappresenta lo spirito umano in lotta contro un'esistenza meccanizzata incentrata sul conformismo e sulle statistiche. L'opera esplora il conflitto interiore tra ego, super-io e subconscio, evidenziando la tensione tra ordine e caos e il desiderio di controllo su una vita imprevedibile.
Il personaggio lotta con il paradosso di desiderare la visibilità pur sentendosi invisibile, esibendosi per gli altri e mettendo in discussione la propria identità. In definitiva, l'opera riflette sul significato della vita, sul desiderio di sfuggire al giudizio e sulla futilità delle regole sociali, raffigurando l'anima intrappolata in un corpo meccanico in un mondo sempre più prevedibile.