Teatro Metastasio Prato
GRANDI NUMERI
Uno spettacolo di slam poetry, stand-up comedy e analisi dei dati personali
di e con Lorenzo Maragoni
musiche originali e sound design Giovanni Frison
assistente alla drammaturgia e alla regia Lucia Raffaella Mariani
luci Massimo Galardini
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
organizzatore di compagnia Daniele Filosi
cura della produzione Francesca Bettalli e Camilla Borraccino
ufficio stampa Cristina Roncucci
comunicazione Francesco Marini
foto e video documentazione Davide Santinello
grafica Veronica Franchi
produzione Teatro Metastasio di Prato
in coproduzione con Trentospettacoli
con il sostegno di Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento
teatro – durata 70’
Ci stiamo conoscendo. Tramite gli algoritmi e i big data, la comprensione dei nostri comportamenti, delle nostre scelte e dei nostri gusti non è mai stata così profonda. In quello che è stato già chiamato il Secolo della solitudine, ci sentiamo visti, e capiti. Prima funzione dell’arte, poi funzione della terapia, oggi la conoscenza è diventata questione di avere abbastanza dati. Ma quando ci saremo conosciuti del tutto, ci sentiremo ancora liberi? Ci innamoreremo ancora? Saremo ancora capaci di scrivere una poesia?
‘Grandi numeri’ è un esperimento collettivo: una micro-comunità, chiamata pubblico, fatta di piccoli numeri, si ritrova di fronte a un evento dal vivo. Questo fatto, nell’epoca in cui tutta la nostra attenzione passa dagli schermi, è un evento epocale. Se lo spettacolo può essere sempre simile a se stesso, siamo praticamente certi che queste esatte persone, insieme, non si ritroveranno più. Allora, chi siamo? Come ci chiamiamo, da dove veniamo, quanti anni abbiamo? E ancora: quali canzoni ci piacciono, di che generazione sentiamo di fare parte? Facciamo parte di maggioranze o di minoranze? Ci piace o ci infastidisce sentirci simili agli altri? ‘Grandi numeri’ mette insieme la stand-up comedy, la slam poetry e il rapporto col pubblico tramite sondaggi per riscoprire al di fuori del flusso di dati e di algoritmi cosa vuol dire incontrarsi dal vivo tra sconosciuti, fare un'esperienza collettiva che ci porta a sentirci al tempo stesso parte di un gruppo, e unici.
Quando ci saremo conosciuti del tutto, quando saremo diventati dati, che cosa rimarrà di imprevedibile, di inclassificabile? Avrà a che vedere con l'amore? Avrà a che vedere con la poesia?